sabato 6 luglio 2013

La mia pipa

Accendo la pipa e con un sospiro profondo mi immergo nei pensieri.
Quanto tempo è passato eppure se non fosse per le innumerevoli cose accadute, direi solamente qualche giorno. Immancabilmente oggi come ieri vieni ad agitare le mie notti. Ma perchè? Anni e chilometri ci dividono assieme a frasi mai pronunciate, esperienze vissute, alla vita che ci ha segnato nel bene e nel male. Eppure tu sei ancora presente nel mio cuore perchè nessun'altra è riuscita a prendere il tuo posto e per sempre vi rimarrai. Tutto nella mia mente è scolpito, ogni momento in cui ci siamo incontrati, ogni sospiro fatto guardandoti, ogni emozione vissuta per te.

Il tabacco si consuma e sotto la cenere superficiale arde il fuoco. Ogni speranza è morta il giorno che ci siamo allontanati ma continuo febbrilmente a rimanere aggrappato all'unico modo possibile d'incontrarti. Ogni sera chiudo gli occhi felice di ritrovarti. Ho fatto cose impensabili per te ma non la più importante! Ti ho desiderata alla follia ma la mente ha sempre prevalso sul cuore serrando le labbra pronte a parlarti, paralizzando la mia mano che voleva accarezzarti, come le sbarre di una cella dove rinchiudere un pazzo che ha perso il senno il giorno che ti ha guardata.

Un sottile filo di fumo esce dal fornello della pipa dopo ogni boccata. Affronto ogni nuovo giorno sempre più stanco perchè è un altro giorno sprecato senza di te. Un continuo distillare la mia vita inutile senza di te finchè ogni particella del mio corpo si sarà dispersa nell'aria. Quanta felicità c'è nei miei sogni e quanta disperazione nel mio cuore ad ogni risveglio.

Il tabacco è quasi finito, la pipa è calda e sul fondo rimane solo cenere. Vorrei vivere per sempre con gli occhi chiusi fumando. Non ho nulla di te, solo ricordi che svaniscono come fantasmi allo schiudersi degli occhi.

Svuoto la cenere e poso la pipa. Il suo fornello è ora vuoto, vuoto come la mia vita che continuo a riempire dei tuoi ricordi che volano via e non riescono a riempire il nulla che c'è senza di te.

Riempirò di nuovo la pipa e socchiuderò gli occhi facendo volare i tuoi ricordi. Brucerò il nostro amore mai nato finchè le mie palpebre e le mie labbra stanche rimarranno immobili per sempre e ti rincorreranno nel vento.
Ogni più piccolo fuoco porterà il ricordo del mio amore, ogni pipa accesa sospirerà dei miei sogni.

Sei lontana e la mia pipa non riesce più a scaldare il mio cuore oramai diventato polvere.



 Da: "Egli arse la risposta" di C.A.E.

venerdì 5 luglio 2013

Sogno o realtà?

Ci ritroviamo tutti gli amici di gioventù. Stiamo chiaccherando in attesa che arrivino tutti ed ad un tratto ti vedo. Immediatamente cerco di trovare una scusa per andarmene ma ti giri, mi vedi e mi vieni vicino, troppo tardi! Mi saluti e cominciamo a parlare, sono felice. Ci siamo tutti e ci sediamo per mangiare. Ti siedi vicino a me e continuiamo a parlare. Sorridi, sei allegra e mi fai molte domande. Non sei mai stata così. Passa il tempo ed ad un tratto troviamo un po' di tranquillità per parlare da soli. Mi chiedi del libro! Ma come lo sai? Comincio così a spiegarti, ne sei entusiasta, ti sento vicina. Ad un tratto tutto scompare intorno a noi, ci ritroviamo su un prato e ci sdraiamo vicini, ci abbracciamo..., l'infinito ci accoglie tra le sue braccia. Apro gli occhi, mi sveglio è ora di andare a lavorare. La giornata passa e io continuo a pensare. Ma come? Si dice che i sogni svaniscano subito e che bisogna scriverli subito per non dimenticarli e invece è sempre vivo in me!
Ma si trattava di un semplice sogno?